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La storia

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La Storia della Casa dell’Immacolata

Negli anni a cavallo del 1890, la congregazione delle Figlie di Maria della Parrocchia San Donato desiderava da lungo tempo aprire una casa che accogliesse le sorelle in difficoltà: un luogo destinato a donne nubili o orfane, spesso sole, con scarsi mezzi di sussistenza e costrette a vivere in famiglie con situazioni di disagio. All’interno della futura casa, le donne avrebbero trovato un ambiente accogliente e amorevole, dove poter svolgere con serenità le loro occupazioni, come cucitrici, impiegate o operaie.

La Fondazione della Casa dell’Immacolata

La signorina Maria Fogliano, membro della congregazione, decise di devolvere il proprio patrimonio per l’acquisto del terreno, dando così inizio al progetto della Casa dell’Immacolata. Questo sogno fu realizzato con la collaborazione delle sorelle Comoglio e sotto la guida attenta del Parroco della Chiesa dell’Immacolata, Don Griva. Alla generosità della signorina Fogliano si aggiunse quella del Commendatore Ing. Riccio, che offrì gratuitamente il progetto per la costruzione dell’edificio. Tuttavia, rimanevano ancora problemi finanziari da risolvere. La Congregazione tentò di ottenere un prestito, che purtroppo non venne concesso. Nonostante ciò, il progetto non si fermò e i lavori iniziarono. Il 24 marzo 1892 fu abbattuta la casetta preesistente e il 21 maggio monsignor Riccardi benedisse la prima pietra dell’edificio tanto atteso.

Le Difficoltà e la Realizzazione del Progetto

Dopo l’inizio dei lavori, arrivò il primo pagamento di 10.000 lire, una somma che la Congregazione non era in grado di sostenere. Questo portò Maria Fogliano a un grave stato di malattia. Al suo capezzale fu chiamato il dottor Francesco Bonelli, il quale, dopo aver ascoltato la situazione, si allontanò per tornare poco dopo con le 10.000 lire necessarie per proseguire il progetto. Nonostante le difficoltà economiche, grazie al supporto di numerosi benefattori e alla dilazione di pagamento concessa dall’impresario edile, l’edificio fu completato. Alla struttura principale si aggiunsero poi una scuola, l’oratorio festivo parrocchiale e, successivamente, la Cappella Interna.

La Gestione e l’Evoluzione della Casa dell’Immacolata

Col passare del tempo, le difficoltà di gestione aumentarono. La Congregazione delle Figlie di Maria, essendo una fondazione di piccole dimensioni, non poteva sostenere da sola i numerosi impegni. Fu così che la Direttrice della scuola elementare “Riccardi di Netro”, Maddalena Migliore, cedette la gestione della casa alla Diocesi di Torino. La Diocesi, a sua volta, affidò la direzione del pensionato alle Suore Francescane Angeline, che ne assunsero la gestione il 16 ottobre 1933.

La Casa dell’Immacolata Oggi

Settant’anni dopo, per esigenze organizzative, l’Istituto Suore Francescane Angeline avviò una collaborazione con una società laica denominata Casa dell’Immacolata. Grazie a questa iniziativa, la struttura fu trasformata in una moderna Casa di Riposo, convenzionata con le ASL e con il Comune di Torino, garantendo così un servizio di accoglienza e assistenza per gli anziani. Oggi, la Casa dell’Immacolata continua a rappresentare un punto di riferimento importante per la comunità, mantenendo vivo lo spirito di solidarietà e accoglienza che ha contraddistinto la sua storia sin dalle origini.